Secondo la leggenda san Benedetto fondò nella valle di Subiaco dodici monasteri, abitati da altrettanti monaci. Egli andò a vivere poi nel poco lontano monastero di San Clemente, situato nella Villa neroniana posta sulla riva destra del fiume Aniene. Oggi di questi tredici antichi luoghi della fede rimane in piedi solo il monastero benedettino di Santa Scolastica, sopravvissuto ai terremoti e alle incursioni saracene.
Si presenta come un complesso di edifici costruiti in epoche e stili diversi, con tre chiostri, il duecentesco campanile e la chiesa settecentesca, l'ultima di ben cinque chiese costruite e poi distrutte lungo i secoli. Da visitare anche la biblioteca e il refettorio. Poco lontano, incassato nella roccia a strapiombo sulla valle sottostante, si ammira il monastero del Sacro Speco o di San Benedetto, composto da due chiese sovrapposte sorte sulla grotta abitata dal fondatore dell'ordine dei Benedettini. La visita è particolarmente suggestiva
e si sviluppa tra cappelle e grotte interamente affrescate.
Il centro spirituale del complesso è la grotta della Preghiera dove, alla fioca luce delle dodici lampade, si può vedere un piccolo altare e la statua che raffigura il giovane Benedetto in preghiera, opera di Antonio Raggi, allievo del Bernini. In entrambi i monasteri si vendono creme, infusi, saponi, grappe, mieli, tisane e unguenti preparati dai monaci.