Costruito nella seconda metà del Cinquecento dalla nobile famiglia romana dei Savelli, sul sito dove anticamente sorgeva l'acropoli romana, e poi passato ai Chigi che affidarono a Gian Lorenzo Bernini il compito di progettare le modifiche al palazzo e al borgo circostante, palazzo Chigi rappresenta oggi un compromesso tra lo schema della villa nobiliare e quello del palazzo-fortezza.
Aperto al pubblico, conserva intatto l'arredamento originario del Seicento, con opere provenienti anche da palazzo Chigi di Roma, oggi sede della presidenza del Consiglio dei ministri, come i dipinti di Baciccio, Maratta, Salvator Rosa e Mola, oltre a un mobilio barocco di grande qualità. La visita guidata comprende tutto il piano nobile, con circa venti ambienti, da Sala da Pranzo d'Estate h o d a Farmacia, dove si conservano ancora gli antichi medicinali seicenteschi, e d a Sala maestra, la più grande del palazzo.
L'edificio è circondato da un vasto parco con la vegetazione originaria dei colli Albani prima dell'introduzione del castagno, e fontane costruite dal Bernini.
Prima di lasciare Ariccia vale la pena visitare anche la collegiata Maria Santissima Assunta in Cielo, l'ultimo capolavoro del Bernini che richiama per i motivi architettonici il Pantheon, e la scenografica piazza di Corte, anch'essa progettata dal celebre architetto e scultore.
Nel cuore del centro storico, proprio accanto d a sede comunale, si ammira un'altra opera del Bernini: la chiesa di San Nicola, progettata sui resti della vecchia collegiata.
In gennaio, in occasione della festa di Sant'Antonio Abate, lungo le vie del centro storico di Ariccia si svolge il palio degli Asinelli con la corsa delle Pile, che vede i fantini a cavallo di somari gareggiare con l'obiettivo di raggiungere e rompere le pile, aggiudicandosi i premi in esse contenuti.